Un’etichetta che chiarisce al consumatore che il pesce servito al ristorante (o venduto al dettaglio) è rigorosamente italiano: è una felice novità contenuta nel Decreto Sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri. La nuova normativa lascia a venditori e ristoratori che offrono pesce pescato in Italia la possibilità di apporre nelle etichette la dicitura “prodotto italiano” e di dare indicazioni precise sulla zona di pesca. Tuttavia, tale nuova etichettatura è facoltativa. Tonino Giardini, responsabile nazionale del settore pesca di Coldiretti accoglie favorevolmente la nuova legge, precisando però che il secondo passo è rendere obbligatoria la nuova etichettatura: «L’indicazione dell’origine per il pesce italiano è un provvedimento positivo, ma non sufficiente ad assicurare al consumatore la possibilità di conoscere sempre l’origine di quanto porta in tavola o mangia al ristorante. Solo rendendo obbligatoria l’etichettatura d’origine, e non facoltativa, potrà infatti essere garantita piena trasparenza»

Per legge l’etichettatura obbligatoria prevede, infatti, solamente l’indicazione della zona di pesca. Il pesce italiano rientra nella generica “zona Fao 37”, che indica il Mar Mediterraneo.